Abiti, abbigliamento, accessori… Si sa, in particolare per noi donne, è un chiodo fisso: curiamo ogni dettaglio e ogni particolare del nostro guardaroba, con la speranza di avere sempre un’immagine curata e pulita, che aiuta fortemente l’autostima.
Siamo così più sicuri e determinati anche e soprattutto nel rapporto con gli altri: non c’è nulla da fare, l’abbigliamento è importante!
A rispondere a queste domande ci ha pensato il colosso bancario UbsDresscode-ubs, che ha elaborato un vademecum di 44 pagine con delle vere e proprie regole sull’abbigliamento da tenere sul posto di lavoro (leggi il vademecum di ubs).
Il manuale è stato distribuito ai dipendenti delle filiali Ubs in Svizzera, e, benché si inserisca all’interno di un progetto volto a migliorare l’immagine del gruppo bancario, fa sorridere l’idea che qualcuno ci dica come vestirsi in ufficio!
Via dunque maglione e jeans, guai alle gonne troppo corte e alle magliette troppo scollate, il dresscode proposto da Usb prevede delle regole rigide, e anche divertenti, sia per l’uomo che per la donna!
Tailleur dai colori sobri, ma non troppo attillati, tacchi alti ma non vertiginosi. Tutto ciò che è moda e fashion va accantonato, lasciando gioielli e accessori troppo vistosi a casa!
Il trucco poi ci deve essere sempre, ma guai a chi lo fa vedere!!!
Make up dai toni pastello, un trucco acqua e sapone da brava ragazza: un velo di cipria, un velo di rossetto, “discreto, ma che sottolinei la personalità”!
Anche le mani vanno curate: sì a creme e a olii emollienti, a una manicure sempre perfetta e impeccabile.
Prenotate un appuntamento ogni due settimane da estetista e parrucchiere, concedetevi pure una tinta, l’importante è che non si veda troppo la ricrescita.
Arriviamo così al profumo: “gli odori del corpo non possono essere cambiati, tuttavia si possono garantire profumi piacevoli”; sono dunque da evitare durante il lavoro piatti a base d’aglio e cipolla.
E poi, il profumo “deve essere percettibile a una distanza – pari circa alla lunghezza di un braccio – ma discreto.
Il momento ideale per applicarlo è quello dopo una doccia calda quando i pori sono ancora aperti.
E attenzione alle nuvole invasive provocate da quelle lozioni che si trasformano in una nube minacciosa di aroma”.
Viene anche dato un consiglio sul dressing shoes: non tanto quali mettere (che potremmo pure accettarlo), quanto come metterle. “Sempre con l’aiuto del calzascarpe”!
Se le donne devono stare costrette in tailleur che non risaltano la femminilità, anche i maschietti non se la passano bene.
Le parole chiave sono “competenza, formalismo e sobrietà”, che fanno rima con vestiti a giacca grigio scuro, neri o blu.
Mai senza camicia, e soprattutto no a maniche corte, cravatta (meglio se con i colori dell’azienda), e giacca che può essere tolta solo sotto indicazione di un superiore.
La barba sarebbe meglio eliminarla, ma, se proprio non se ne può fare a meno, viene tollerata solo se ben curata e corta.
Infine, sono vietati gli accessori, con l’unica eccezione dell’orologio da polso che, in quanto segno di attenzione alla precisione e alla puntualità, è ammesso.
Noi di Saloneufficio.com pensiamo che avere delle regole sia molto importante. I consigli di esperti nel settore sicuramente possono essere utili a migliorarsi, pur rimanendo fondamentale la propria personalità.
L’ufficio non è una caserma, dobbiamo quindi cercare di avere una nostra identità, nel rispetto del luogo in cui si lavora e delle persone con cui si viene in contatto: l’abbigliamento, gli accessori, l’acconciatura, comunicano quello che noi siamo, e molto spesso un vestiario informale, ma comunque curato, mette a proprio agio il potenziale cliente, rendendolo ben disponibile verso di noi e verso l’azienda che rappresentiamo.
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