2015: il gruppo specializzato nella vendita di mobili per ufficio online si rafforza

Il network saloneufficio.com specializzato nella vendita di mobili per ufficio on line continuerà a crescere anche nel 2015, l’obiettivo è quello di  aumentare la propria presenza sul territorio Italiano.
Ad oggi i negozi attivi sono 9: Roma, Milano, Torino, Firenze, Bologna, Como, Rimini, Ravenna, Cagliari.
Per il 2015 sono previste altre 3 nuove affiliazioni in diverse regioni.

Il progetto è nato nell’anno 2010, con l’apertura del primo negozio on line nel 2012
L’idea di business del gruppo è quella di creare un nuovo canale di vendita, quello internet, ad aziende già specializzate nella vendita di mobili per ufficio e già con una avviata struttura tradizionale.
La scommessa è grande: convincere il cliente ad acquistare on line un prodotto come l’arredo per ufficio. La qualità del prodotto, la velocità di consegna, la facilità di montaggio e naturalmente la convenienza dei prezzi, stanno creando fiducia nei  clienti  e le vendite stanno aumentando in modo considerevole.
Anche il fatto di avere a che fare con professionisti e con una rete di negozi “veri” è molto rassicurante per i potenziali acquirenti.
La direzione Marketing del gruppo è convinta che, anche nel settore dell’arredamento per ufficio, ci sarà presto un grossissimo boom delle vendite on line.
Basterà lavorare bene e gli  affari cresceranno automaticamente grazie alla rete.

In generale basta vedere i segnali positivi che  ci sono stati negli ultimi anni nelle vendite on line.
È vero che i risultati più considerevoli sono stati nei settori dei viaggi, trasporti, abbigliamento, informatica e libri ma il fenomeno si sta allargando a macchia d’olio coinvolgendo molti altri settori come quello dell’arredamento.
I dati confermano che gli Italiani stanno dimostrando concretamente la loro “passione” per il web shopping,  cogliendo impreparati molte azienda. Le imprese italiane che ad oggi hanno attivato il canale di vendite on line sono il 4% del totale mentre la media degli altri paesi Europei è del 15%.
È quindi evidente che l’ascesa del fenomeno dello shopping on line è ormai inarrestabile. Le aziende che non si adegueranno, dovranno rinunciare ad una parte di fatturato.

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