Le persone stanno cercando di arredarsi un ufficio in casa e lo vogliono fare bene.
Su google, stiamo assistendo ad un aumento spropositato di ricerche per parole come: mobili per home-office, arredo per smart working, scrivanie da casa ecc.
Non è più una situazione di emergenza creata dalla pandemia del 2020, o almeno non è solo questa.
Il mondo del lavoro sta cambiando, cerchiamo di capire come e quali possono essere utili soluzioni.
Un mio cliente, che oggi definisco lungimirante, tempo fa mi contatta per dirmi che ha deciso di mettere 8 persone del suo staff in Smart Working (in italiano: lavoro agile; definisce la gestione di un’attività lavorativa caratterizzata dall’autonomia e dalla flessibilità nel definire orari, luoghi e modalità).
Mi espone la sua idea poi mi chiede qualche consiglio, in quanto, a differenza di quanto avesse previsto, i dipendenti avevano sollevato il timore di non riuscire a lavorare con sufficiente comfort.
Il cliente, che non voleva assolutamente diminuire la produttività dei suoi collaboratori mi fa questa proposta: “Io mi rendo disponibile a testare con i miei collaboratori varie ipotesi per individuare le più appropriate e tu mi farai poi uno sconto extra del 20%.”
D’impulso gli rispondo che, essendo un imprenditore, la beneficenza la faccio a Don Renzo, il prete della mia parrocchia, e che è una proposta dove ci guadagna solo lui.
Ribatte che potrò usare la sua storia per convincere chi lavora da casa della necessità di avere una postazione che permetta di lavorare in modo efficiente, rispettando la salute e benessere. Una “Case History”, una testimonianza reale, oggi tanto in voga nel mondo digitale.
Ho riflettuto un po’, poi ho accettato: incominciavo a capire che si stava aprendo una nuova opportunità di business per la nostra azienda. I dipendenti del mio cliente avevano manifestato subito una grande preoccupazione e cioè che l’ufficio potesse influire negativamente sull’estetica della casa. Preoccupati soprattutto della reazione delle mogli che avevano arredato la casa con cura maniacale.
Ora questi collaboratori lavorano soddisfatti “da casa” con le scrivanie elevabili in altezza elettricamente e le sedie per ufficio ergonomiche e, in alcuni casi, lo fanno anche in situazioni con pochissimo spazio a disposizione.
Grazie all’impegno comune e alla sinergia sviluppata da questa collaborazione questi dipendenti hanno nelle loro case un posto di lavoro perfetto per rimanere concentrati, produttivi e soddisfatti, anche in smart!
Lo Smart Working non è più è una tendenza come al tempo del racconto che vi ho appena fatto, ma un cambiamento in atto che ha coinvolto in pochi mesi milioni di lavoratori, con un’accelerazione che poteva essere conseguenza solo da una pandemia mondiale.
Una precisione importante, prima di continuare, quello che facciamo da casa o da una sede decentrata della nostra azienda, rispettando orari e turni di riposo e con un controllo da parte del datore di lavoro è il telelavoro.
Lo Smart Working, invece, non prevede vincoli di orario o di luogo e sono gli obiettivi e le scadenze a dettare il ritmo al lavoratore che sarà libero di organizzare come meglio crede le sue giornate.
Ora si parla dell’uno o dell’altro indistintamente, ma il dipendente di una pubblica amministrazione non potrà avere, lavorando da casa, le stesse possibilità di un articolista free lance.
Non voglio entrare nel merito di questa distinzione per giudicare quale sia la formula migliore, mi interessa di più affrontare la questione lavorare da casa in modo produttivo, che coinvolge sicuramente sia i lavoratori dipendenti che i liberi professionisti.
Se potessimo vedere dentro le case degli italiani, in questo periodo di Smart Working raccomandato nei dpcm, vedremmo già di prima mattina milioni di uomini e donne seduti alle loro scrivanie intente a lavorare come fossero in ufficio.
La domanda che mi interessa quando immagino tutte queste persone così è la seguente: alla scrivania di casa si può essere produttivi come in ufficio?
Sicuramente non per molto tempo se le condizioni dell’ambiente e degli arredi non sono adeguate, ma come tutte le cose anche questa può essere migliorata per permettere a tutti di lavorare concentrati sui propri obiettivi.
Infatti Linekit, al di là dei sondaggi che cercano di captare l’umore della gente per capire come si sentano in questa nuova situazione, con i suoi progettisti si è data subito da fare per realizzare gli strumenti per lavorare al meglio anche lontani dall’ufficio.
La nostra mission, d’altronde, è rendere ogni luogo in cui c’è una scrivania un ufficio perfetto dal punto di vista del benessere, del design e della funzionalità, anche quando l’ufficio è nel tuo appartamento.
All’inizio di questa emergenza, chiusi da un lockdown totale, tutti si sono improvvisati come meglio hanno potuto; chi ha lavorato sul tavolo della cucina, chi ha diviso il soggiorno con i figli studenti perdendo documenti tra i compiti di matematica, chi ha scritto al computer steso sul letto per buona parte della giornata. Ora che abbiamo il tempo e la possibilità di prendere le decisioni migliori dobbiamo considerare lo smartworking non come una vacanza o un’opportunità di lavorare meno, oppure, come qualcuno mi ha confidato, una condanna, ma l’occasione per affrontare un cambiamento che potrebbe diventare definitivo, cogliendone tutti i benefici e le opportunità.
Un esempio calzante: pensa al tempo che perdevi negli spostamenti e che ora puoi dedicare ai tuoi hobbies e alla tua famiglia.
Lavorare da casa, non vuol dire lavorare meno o lavorare peggio, e se percepiamo che un nostro dipendente o magari noi stessi stiamo abbassando la produttività, vuol dire che è arrivato il momento di fare qualcosa.
Hai scelto il luogo giusto?
Ricreare il giusto ambiente e isolarsi dalle distrazioni sono le regole da seguire per mettersi nelle giuste condizioni di comfort e concentrazione.
Hai uno strumento funzionale e confortevole come una scrivania professionale progettata per la casa oppure ti appoggi al primo tavolo che trovi libero?
Dotarsi della scrivania giusta è davvero importante, pensa a come lavoreresti se mettessero al posto della scrivania del tuo ufficio un tavolo da cucina, credi che ti garantirebbe la stessa funzionalità?
Che l’home office sia funzionale, esteticamente piacevole e attento alla salute non è cosa che riguardi solo i dipendenti, ma anche tutti quegli imprenditori che vogliono aumentare la produttività di coloro che per brevi o lunghi periodi lavorano da casa per veder crescer la propria azienda anche nei momenti difficili.
Ecco come realizzare postazioni di lavoro HOME OFFICE altamente performanti per aumentare la produttività del tuo personale a casa e diminuire le fregature sui mobili da smart working.
Definire il luogo in cui ricreare lo spazio di lavoro, lo Smart Office, è certamente il primo punto della faccenda.
Vediamo già che per molti la scelta ricade sul soggiorno ma va da sé che se si ha a disposizione una stanza libera e isolata dal resto della casa, tutto diventa più facile.
Tuttavia sappiamo che, a causa del trend degli ultimi anni, le case sono diventate sempre più piccole: fino ad oggi, nessuno pensava che la propria abitazione sarebbe diventata anche il proprio luogo di lavoro.
L’importante sarebbe cercare di posizionare la scrivania vicino a una fonte luminosa, meglio se naturale e non troppo vicino al calorifero.
La scelta del tipo di scrivania dovrai farla in base allo spazio, alle tue esigenze lavorative ed ai tuoi gusti personali.
Per coloro che hanno poco spazio consiglio delle scrivanie che si ripiegano, con il vantaggio che una volta riposte occupano lo spazio di un’asse da stiro, tra l’altro molto facili da posizionare in luoghi inconsueti ma stimolanti come ad esempio, nella bella stagione, in giardino o sul terrazzo. Con questa tipologia di scrivania puoi avere una postazione smart, della quale puoi servirti mentre lavori mentre, per il resto del tempo, l’ambiente torna libero a disposizione tua e dei tuoi famigliari che non saranno penalizzati dalla tua invasione.
Estetica, colori, materiali, sono importanti ma, un consiglio da esperto che le produce da anni: pensa in primis al tuo benessere, specialmente se soffri di mal di schiena come il 70% della popolazione che svolge lavori sedentari.
Attenzione che lavorando “da casa” verranno limitate pericolosamente i movimenti giornalieri: non si dovranno infatti più prendere metro, prendere e parcheggiare la macchina, fare le scale di casa o quelle del tuo ufficio, ecc..
Per chi ha problemi cardiocircolatori, di sovrappeso, ipertensione, diabete, stare seduto tante ore è un problema serio; per questo, il miglior acquisto che si possa fare è una scrivania elevabile in altezza.
In Italia le scrivanie regolabili elettricamente non sono ancora molto conosciute (noi di linekit siamo i pionieri in questo senso) ma in nord Europa e Usa sono oggi le scrivanie più utilizzate.
Questa tipologia di scrivania innovativa offe la possibilità di alternare agevolmente la posizione seduta con quella in piedi, limitando in modo consistente il problema della sedentarietà.
Certo, in termini di prezzo, la scrivania elevabile non è la più economica in assoluto: considera però che non si tratta di una semplice scrivania ma di un vero e proprio “attrezzo ginnico” che limiterà il danno arrecato dall’ulteriore limitazione di movimento quotidiano.
Il piccolo sforzo per acquistare una scrivania con queste potenzialità farà guadagnare in salute e benessere e il benessere aumenta la produttività e tu non vuoi apparire di certo quello che, “da casa”, lavora con risultati insoddisfacenti.
Salute, benessere, aumento di produttività, non valgono forse qualche centinaia di euro?
Per gli appassionati di arredamento, la scrivania elettrica è un bell’oggetto che farà la sua bella figura all’interno dell’appartamento; da quanto abbiamo potuto constatare, inoltre, farà sentire orgoglioso il proprietario nel mostrare la nuova scrivania a quegli amici che, magari, non sono ancora a conoscenza del fatto che lavorare parte della giornata in piedi allunghi la vita. La scrivania elevabile in altezza è una vera rivoluzione nel modo di lavorare, chi la prova non torna più indietro: molti miei clienti te lo possono testimoniare anche sotto giuramento.
Inoltre, questi tavoli, al bisogno, potranno anche essere usati per altri scopi come, ad esempio, per il gioco o lo studio dei figli o come tavoli di servizio per feste organizzate in casa: basterà coprirli con una tovaglia ed il gioco sarà fatto!
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La comodità della sedia rientra tra le priorità di tutti quelli che fanno un lavoro sedentario. Ovviamente, vale tutto quello che abbiamo detto sopra, a proposito delle sedie ergonomiche professionali. Permettimi però di riprendere e ribadire alcuni concetti.
ATTENZIONE: una sedia comoda non è detto che sia ergonomica, e per esserlo deve possedere una serie di meccanismi e regolazioni che le consentono di adattarsi alla conformazione fisica di chi la utilizza.
Quando penso alle sedie per ufficio, non so perché, mi appaiono sempre le immagini in TV o su YouTube che mostrano “i pollai umani”, i call center, persone spesso sottopagate costrette e lavorare per ore e ore sedute in poltrone vetuste acquistate in stock presso qualche mercatone.
Una sedia ergonomica contribuisce al tuo benessere: più ti senti comodo più lavorerai concentrato.
La giusta seduta è una manna per la spina dorsale; al contrario, una seduta sbagliata, alla lunga, ti porterà dritto dal fisioterapista.
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Se nell’home office c’è la temporanea necessità di archiviare il cartaceo, impilare documenti sulla scrivania o, peggio ancora, sotto la scrivania o lungo le pareti, non potrà che generare disastri aziendali.
Per favore, evitiamolo!
Hai la minima idea di quanto tempo porti via la mancanza di un’archiviazione ordinata?
Quante ore buttate per trovare un foglio tra i documenti buttati li a caso o addirittura smarrito?
In questo caso è importante dotare lo smart worker di una cassettiera per gli “attrezzi” da lavoro che devono essere sempre a portata di mano: come pennarelli, dischi esterni, cucitrice, caricabatterie ecc. ed un armadio o libreria compatibile con gli spazi di casa e calibrata sulla quantità di documenti da archiviare.
Se l’azienda non prevede, nelle sue procedure, l’utilizzo di una stampante, non ci sarà comunque un solo foglio di carta da mettere via quindi: niente armadi!
Probabilmente la semplice cassettiera potrà bastare.
In Linekit abbiamo anche studiato una scrivania con archiviazione integrata.
Si tratta, in pratica, di una scrivania dotata di contenitore scorrevole che può essere usato per archiviare ma anche per ampliare il piano scrivania. Certo potrebbe servire un po’ più di spazio in più, ma questa è veramente la “SOLUZIONE PERFETTA” per lo smart-worker pro!
Il prodotto si chiama SMARTDESK è un nostro progetto esclusivo, una vera innovazione nell’ambito del posto di lavoro compatto.
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